Le specifiche del nuovo tracciato 1.6, tra le varie novità, hanno introdotto l’utilizzo di specifici Tipi documento, finalizzati fondamentalmente all’invio allo SdI dei documenti elettronici inerenti il reverse charge interno ed esterno (autofatture) e le integrazioni:
TD16 integrazione fattura reverse charge interno
TD17 integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
TD18 integrazione per acquisto di beni intracomunitari
TD19 integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
TD20 autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (ex art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
TD21 autofattura per splafonamento
La generazione del file xml relativo alle autofatture/integrazioni, al momento, continua ad essere un’opzione esercitabile dal singolo cliente, non un obbligo. In virtù di quanto sopra, l’installazione e l’utilizzo del nuovo modulo risulta essere facoltativo.
Cenni normativi
Le specifiche tecniche della fattura elettronica, utilizzabili in via facoltativa dal 1° ottobre 2020 e obbligatoriamente dal 1° gennaio 2021, introducono sensibili novità soprattutto in merito all’emissione di fatture relative ad operazioni soggette ad inversione contabile, nonché nel procedimento di integrazione via SdI del documento.
Dall’obbligo di fatturazione elettronica erano sorti dubbi sotto il profilo operativo, in merito a come attuare le disposizioni di cui all’art. 17 comma 5 del DPR 633/72, che impongono al cessionario/committente, per determinate operazioni, di integrare il documento emesso dal cedente/prestatore con l’indicazione dell’aliquota e della relativa imposta, procedendo all’annotazione dello stesso nei registri IVA delle fatture e degli acquisti.
Si tratta del cosiddetto “reverse charge interno” che si applica per:
Posto che la certificazione delle operazioni appena descritte avviene attraverso emissione di fattura in formato elettronico, l’Amministrazione finanziaria, nella FAQ 27 novembre 2018 n. 38 (aggiornata al 19 luglio 2019) e nella successiva circolare n. 14/2019, aveva sottolineato che ogni qual volta sia presente una “fattura elettronica veicolata tramite Sistema di Interscambio, a fronte dell’immodificabilità della stessa, il cessionario/committente può - senza procedere alla sua materializzazione analogica e dopo aver predisposto un altro documento, da allegare al file della fattura in questione, contenente sia i dati necessari per l’integrazione sia gli estremi della fattura stessa - inviare tale documento allo SdI”.
Tale operazione, fino ad oggi troppo complessa, diventa quindi più semplice. Il soggetto passivo che riceve una fattura elettronica senza evidenza dell’imposta, contenente un codice “Natura” relativo all’inversione contabile, potrà, infatti, a sua volta, generare un documento elettronico contraddistinto da una delle nuove codifiche “TipoDocumento”.
I nuovi codici consentono altresì di procedere, per via elettronica, anche agli adempimenti relativi al reverse charge “esterno”. Sono state introdotte, infatti, le seguenti codifiche:
TD17 | per l’integrazione o autofattura in caso di acquisto di servizi dall’estero |
---|---|
TD18 | per l’acquisto di beni intracomunitari |
TD19 | per l’integrazione o autofattura in caso di acquisto di beni da soggetti non residenti ex art. 17 comma 2 del DPR 633/72 |
Posto che mediante l’adozione della procedura elettronica di reverse charge “esterno” i dati dell’operazione vengono comunicati al Sistema di Interscambio, tale modalità dovrebbe consentire l’esonero dalla presentazione dell’esterometro a partire dal 1° gennaio 2022 (vedasi novità fiscali Legge di Bilancio 2021).
Setup
Setup IVA
Registrazione documenti di acquisto inerenti le differenti tipologie di documento: linee guida indentificate in funzione delle indicazioni fornite dall’Agenzie delle Entrate e delle successive interpretazioni effettuate dall’associazione di categoria Assosoftware.
Anagrafica Fornitore:
Campo | Descrizione |
---|---|
Tipo società | Serve a definire il contenuto che avrà il tag obbligatorio RegimeFiscale |
Repertori doc. elettronico (tipologia TD):
Campo | Descrizione |
---|---|
Integrazione/Autofattura acquisto | Identifica quali tipi documento (TD) rientrano nella feature in oggetto e sono quindi utilizzabili per le integrazioni/autofatture |
Fornitore collegato obbligatorio | Specifica se il tipo documento necessita che sia specificato un fornitore collegato (nuovo campo) come riferimento dell’autofattura. Si applica nei casi in cui il fornitore intestatario del documento (“Pagare a”) non corrisponda con quello da esportare nel tag “Dati del cedente / prestatore” del file xml. |
Step operativi
Gli step operativi sono:
Task | Descrizione |
---|---|
1- Creazione manuale documento acquisto per integrazione/autofattura | L’utente compila i dati necessari per l’integrazione/autofattura (Tipo documento elettronico e ove necessario fornitore collegato) e genera il file xml. |
2- Invio tramite connettore IX-FE del documento elettronico creato | Il documento elettronico creato è inviato tramite connettore IX-FE. |
3- Aggiornamento dello stato del documento elettronico | Il documento elettronico inviato tramite connettore sarà aggiornato a livello di stato. |
4- Schedulazione massiva processo | Come per i documenti di vendita, è disponibile un report per schedulare creazione e invio dei documenti integrazione /autofattura. |
1- Creazione documento elettronico
Nella scheda fattura/nota credito acquisto è presente il tab “Doc. elettr. integrazione/autofattura” che riporta i campi necessari a produrre un documento elettronico xml:
Specificando il tipo documento elettronico, la fattura/nota credito sarà predisposta per la generazione dell’xml.
Come per la parte vendite, il TD è impostato di default partendo dalla categoria business IVA.
E rimane modificabile manualmente per ogni singolo documento
Una volta registrato, come lato vendite, sarà possibile generare il file da lista o scheda documento:
2- Invio tramite connettore IX-FE
Una volta creato un file xml è possibile inviarlo da lista o scheda documento registrato:
Tipo documento
TD16: Integrazione fattura reverse charge interno
Nel caso di Reverse charge interno, il fornitore è italiano e quindi riceveremo la fattura tramite SdI.
In questo caso siamo tenuti ad esportare l’identificativo SdI della stessa nel campo «IdDocumento» nella sezione «DatiFattureCollegate».
Per i clienti che hanno il connettore sarà possibile esportare l’identificativo SdI, il file Xml è presente direttamente sulla fattura ricevuta dal fornitore, quindi lo prendiamo direttamente dal documento.
TD18: integrazione per acquisto di beni intracomunitari
In questo caso il fornitore è estero e quindi la fattura non verrà ricevuta attraverso lo SdI.
La normativa prevede che si possa riportare il numero della fattura fornitore originaria nel campo «IdDocumento» nella sezione «DatiFattureCollegate».
In questo caso la registrazione avverrà con un’unica fattura che è quella del fornitore UE, non devo quindi specificare alcuna fattura collegata, il sistema popolerà i campi sopra descritti con campo «Nr. documento fornitore» della fattura stessa:
TD17: integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
TD19: integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
La normativa in caso di fornitore Extra UE, prevede la registrazione di 2 fatture separate:
Il TD17 e TD19 per i fornitori UE prevede la registrazione del documento originario del fornitore da cui sarà generato direttamente l’Xml (come nell’esempio TD18)
L’autofattura sarà quindi registrata con TD17 o TD19 e dovrà essere collegata con la fattura originaria per poterne ereditare il numero documento originario:
TD20: autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (ex art.6 c.8 e 9-bis d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
In questi casi il fornitore può essere sia italiano che estero.
L’ art. 6, comma 8 del d. lgs. 471/1997, prevede che l’acquirente deve procedere alla regolarizzazione con autofattura, in due ipotesi:
se non ha ricevuto fattura dal fornitore, entro quattro mesi dalla data di effettuazione dell’operazione
se ha ricevuto fattura irregolare (base imponibile e/o Iva errate)
Nel primo caso (mancato ricevimento della fattura) deve essere creata un’autofattura in cui nella sezione finale viene specificato solo il fornitore originario:
Nel secondo caso invece (fattura irregolare)andremo a specificare anche i dati che collegano l’autofattura alla fattura originaria:
Nel caso in cui questa sia italiana, il sistema erediterà l’IdSdi.
3- Aggiornamento dello stato del documento elettronico
Come per i documenti lato attivo, è possibile aggiornare lo stato dei documenti integrazione/autofattura inviati sia dalla lista, sia dalla scheda documento:
4- Schedulazione massiva processo
È disponibile un report dedicato per creazione e invio dei documenti elettronici autofattura/integrazione:
Modifica dati registrati
Al fine di permettere la modifica dei dati specifici del documento elettronico su fatture e note credito di acquisto registrate sono presenti due page cui si accede dal Setup in uscita (FTE):
Queste page, analogamente a quelle esistenti per i documenti di vendita, permettono anche senza licenza di sviluppo di intervenire su
Autofatture nella page “File rifiutati in entrata”
Può capitare che alcune Autofatture inviate “tornino indietro” e vengano scaricate nella page “File rifiutati in entrata”
Tramite l’action Mostra/Nascondi integrazioni/autofatture è possibile nascondere, se necessario, i file in modo da rendere più semplice il lavoro.
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